Nel Vuoto, percorrere il tempo trascorso è un riflesso a velocità curvatura con entropia riavvolta. Linee deformate per stelle stirate dalla gravità oltre la fisica relativa. Un pensiero iperluce che deflagra negli ammassi privi d’orizzonte, dove non esistono parole ed i suoni di fondo sono vagiti dal pianto ininterrotto. Unica voce del bambino mai cresciuto.
Il Vuoto, un angolo dove lo sguardo non volge mai.