La pioggia battente cancella luminosità di neon e led fluorescenti, spegne ossidando tutti i circuiti che danno adito all’umano rendendo essenzialmente l’involucro un contenitore per diodi arrugginiti nel verdastro rame decomposto. Appare come pelle metallica del simbionte morente.
Non è hard rock e non è nemmeno la sintesi lo strumento che percuote il timpano monococleare. Artefatti della modernità richiamanti un passato futuro di popoli ed etnie tra fumi e vapori e cemento e liquame.
Si tratta di trasferitore quantico dimensionale. Un punto nell’orizzonte degli eventi nel quale il tempo perde in significato: non c’è più significato in questa condizione critica. Un minuto e venti secondi dopodiché il plasma tutto inghiottirà come a voler irretire contenuti psichedelici non immediatamente assimilabili. Nulla più è recepibile se non l’antico assioma che tutto nella sfera umana è autoisolamento oramai dimenticato nei futuri retrodatati____