Un viaggio verso il luogo nel quale i morti respirano, attraversando popoli che non hanno piú vita. Incertezza e paura nell’incedere lento e malfermo. Sole pallido privo di volontà, il suo fuoco (il fuoco) non brucia ormai piú. Nel mentre: plastiche abbandonate da netturbini distratti, cartelli divorati dalla ruggine, alberi piegati dalla loro stessa vecchiaia. Immagini senza filo conduttore e pensieri randomici ripresi da banchi di memoria volatile, ammassati nella memoria persistente. Anch’essi prima o poi termineranno la loro conduzione in un trito di sinpasi scomposte. Un luogo nel quale i morti respirano.
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