Un’interminabile lastra di metallo galleggiante. Ferro sporco appeso.
Un occhio sempre spalancato sulla vita e sulla morte.
Un occhio attento ad ogni incontro.
Un occhio attento ad ogni lontananza.
E sono parole mal dette, stampate su quel metallo.
Oggi il cielo è un vetro scuro che riflette paura e tristezza.
Oggi il cielo è una mano che vuole divincolarsi. Stanca del calore.
Oggi il cielo è un angelo mai sceso.
Spingilo via.
E bruciane le nuvole fino a farlo sanguinare.