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Remove all. Tutto è rimosso nello spazio-tempo oltre la singolarità. L’infinitamente veloce è punto fermo nella precisione dell’abisso cadente. So fall again. PERTURBATOR · Perturbator – Hard Wired (Feat. Memory Ghost’s Isabella Goloversic)
Anima alterata. Circoncisione alcolica. E se la notte è culla, dormirò incubi di velluto. Automatic Soul. Rabbia nucleare spazza l’umana distorsione del tutto. Piangiamo lacrime sulfuree al racconto nella profonda notte. [Bkg track: Popol Vuh – Aguirre I (L’acrime di rei)]
Judgment approaching. Embracing a post-apocalyptic timbre. [Bkg track: Perturbator – The New Black / Retrogenesis] [Video on screen: Genocyber + Cyber City Oedo 808]
Un’interminabile lastra di metallo galleggiante. Ferro sporco appeso. Un occhio sempre spalancato sulla vita e sulla morte. Un occhio attento ad ogni incontro. Un occhio attento ad ogni lontananza. E sono parole mal dette, stampate su quel metallo. Oggi il cielo è un vetro scuro che riflette paura e tristezza. […]
La quiete è un desiderio espresso con troppa veemenza e, perciò, inascoltato all’orecchio dell’Arconte. Esiste solo fuoco di un fiammeggiante giugno privo di compassione, nel freddo più artico, nella solitudine più totale. La ricerca è ininterrotta e la forza vitale un pozzo senza fondo dal quale ripescare solo fragilità e […]
La vita termina e l’infelicità con essa. Non siamo mutanti, non siamo cyborg. Alcune lacrime possono spegnere soli millenari.
Gli incubi ritornano. Si palesano a ciechi occhi in scheletri di carne rinsecchiti, privi di forza e volontà, lasciati allo sbando, non più senzienti. Illuso – sono. Illudersi per poche giornate di calma apparente mentre l’oceano dell’ansia e del terrore profondo, scaturito dal se, montava lanciando immagini di calma piatta. […]
La mia anima è un grande buco blu nel quale satelliti in ipertrasporto balzano senza regolarità nel wormhole dell’odio meccanico. La mia mente è un grande buco blu nel quale i pensieri traghettano dalle mani di Caronte il Centenario alle rive dello Stige; cadaveri e resti marciti del me stesso. […]
…il male prolifera. Nell’assoluta calma piatta di una serata senza ombre e priva di gravità apparente. Galleggiare al di sopra del vuoto sottostante calibrando i sistemi visivi per scorgere la profondità dell’Abisso. Senza risultato. Trattenuto a mezz’aria da propulsione ionica, levito magneticamente. Ricerca. Il significato: oscura entità metafisica pressante ora […]
La vittima è un corpo flessibile, un’animale segnato da dipinti sulla pelle e metallo nella carne. Si contrae a ritmo di spasmi in ondate di calore che sprigionano dall’interno. Non vuole fermarsi, necessita di ribellione. L’anela dal profondo. L’osservo, disteso, lucente nell’oscurità da abbracciare in morsi carnivori: Licantropia. Necessità di azzannare, strappare la […]
Solo la notte si può essere veramente se stessi. Perché di giorno viviamo perennemente sotto il riflesso di quello che gli altri si aspettano da noi. Voglio una Sola.Lunga.Notte.Oscura.
Dopo due mesi di dispendio energetico al 110% fisico e mente chiedono una pausa. La rabbia nucleare non si è ancora sopita, e mai lo farà, ed il napalm scorre nelle vene incontrollato, furioso. Essere in bilico tra ondate d’energia e svuotamento interiore è traballare sulla corda dell’equilibrista. La rete […]
Aspetto nell’oscurità come lupo affamato. Abbracciato in me stesso scrutando il vuoto fino all’apparire della carne. Il morso stringe il petto, la fame sconfina nella crudeltà. Non puoi lasciarti andare perché ogni segno è piccola ferita inflitta. Ascolta la mia pelle, osserva le mie mani. Cerca i miei occhi. Sono un […]
Cammino tra corridoi poco rischiarati da neon tremolanti di gas esausto. Lungo budello dell’animale di cemento, inframmezzato da spiragli di luce arancione. Segni di civiltà apparente dietro a porte socchiuse. Ci sono stanzette, piccoli antri: celle di confortevole prigionia. Ci sono stanzette abitate da persone sole e silenziose. Immobili fissano, con […]
Camminare, ombra tra le ombre. Lupo famelico nella nebbia d’Avalon che tutto sfoca e distorce. Rapido nell’osservare, calcolare, parametrizzare. Un animale logico perennemente ai margini del baratro senza fondo. Immerso tra pulsioni ancestrali proprie dei millenni della natura umana. Uno psiconauta in ricerca: vita, piacere, dolore, morte, reincarnazione. SOFFERENZA. Dammi i miei […]
Il mio nome è Lucien, figlio di Marie-Claire e Philippe Picard. Sono nato alle prime luci dell’alba del 18 novembre 1767 vicino al parco di Bercy, a sud di Parigi, nel 12° arrondissement. La mia famiglia non era ricca. Mio padre non era uomo d’affari. Alla ricchezza preferiva la cultura […]
Note oscure nate da luoghi senza più luce, lontano ricordo d’una vita vissuta ed ormai estinta in grida vomitate al nero pece. Occhi sbarrati tra luci al led verde mentre il petto sobbalza sospinto da ondate senza principio ne fine. Fissando punti ciechi al di là di specchi riflettenti immagini […]
Gridò a gran voce: «È caduta, è caduta Babilonia la grande ed è diventata covo di demòni, carcere di ogni spirito immondo, carcere d’ogni uccello impuro e aborrito e carcere di ogni bestia immonda e aborrita. [Apocalisse 18 – 2]
La Tomografia Assiale Computerizzata scansionava a cicli di clock l’essere disteso sul tavolo d’acciaio vanadio. Dovevano/Volevano scoprirne i più profondi segreti. L’essere stesso doveva/voleva carpire ciò che si celava all’interno di sé. Ardua impresa. Già in precedenti occasioni la bipolarità s’era presentata forte e senza preavviso; un tratto malato del […]