Non ti considero più organismo, semplicemente un veicolo di guasto emotivo. Un passaggio nei meandri della solitudine e della pazzia rigeneratrice.Non appena dischiuse le grandi labbra, l’immagine della cervice spaventa: lo schifo dell’anatomia umana condensato in pochi centimetri quadrati dall’olezzo nauseante e metifico. Il ribrezzo è tanto quanto l’odio.M’appare olgramma […]